La composizione della commissione di concorso deve essere coerente con le materie previste dal bando
- Avv. Samuele Miedico
- 20 giu 2022
- Tempo di lettura: 4 min
La commissione di un concorso o di un esame deve essere composta da esperti nelle materie oggetto del concorso. In caso contrario, può essere chiesta una nuova valutazione da parte di soggetti competenti.

Uno dei momenti in cui si articola il concorso pubblico è quello relativo alla nomina dei membri della commissione cui spetta il compito di valutare e giudicare i candidati.
Ma cosa accade in caso di illegittimità nella composizione della commissione del concorso? Vediamo le conseguenze.
La regola: la composizione della commissione di concorso.
Una volta presentata la domanda di partecipazione ad un concorso pubblico, o una volta iscritto ad un esame, ogni candidato aspetta che sia resa pubblica la composizione della commissione esaminatrice per conoscere chi sarà a valutarne la preparazione.
La pubblica amministrazione non è del tutto libera nello scegliere i membri della commissione del concorso, in quanto deve seguire le regole che sono previste dalla legge.
In particolare:
l’art. 35, comma 3, lett. e) del D. Lgs. n. 165 del 2001 richiede la “composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali”;
l’art. 9, comma 2 del d.P.R. n. 487 del 1994 afferma che “le commissioni esaminatrici di concorso sono composte da tecnici esperti nelle materie oggetto del concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime e non possono farne parte, ai sensi dell’art. i componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione interessata, coloro che ricoprano cariche politiche o che siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali. Almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso, salva motivata impossibilità, è riservato alle donne”.
Da quanto sopra emerge, in primo luogo, che vi sono una serie di soggetti che non possono far parte delle commissioni di concorso in quanto incompatibili con tale funzione. Si tratta, ad esempio, di coloro che ricoprono cariche politiche o che sono rappresentanti sindacali.
Ma vi è un ulteriore elemento spesso sottovalutato sia da parte della pubblica amministrazione che ha bandito il concorso e che provvede alla individuazione dei commissari, sia da parte dei candidati.
Invero, per espressa previsione di legge la commissione deve essere composta da “esperti di provata competenza nelle materie di concorso”: ciò significa che non può essere chiamato chiunque a valutare ed a giudicare la preparazione dei singoli candidati, ma personale qualificato e competente
Illegittima composizione della commissione di concorso.
Ne deriva che, se la commissione di concorso è composta da soggetti che non sono esperti nelle materie oggetto di prova (o da esponenti politici o rappresentanti sindacali), allora la stessa deve considerarsi illegittima e può essere chiesto l’annullamento del provvedimento di nomina.
Invero, in giurisprudenza è stato affermato che:
“la qualificazione di esperto esige di verificare che il membro della commissione abbia acquisito, attraverso un oggettivo percorso culturale e professionale, un’adeguata conoscenza delle materie oggetto di concorso” (TAR Catanzaro, Sez. II, 29/04/2022, n. 750)
In buona sostanza, dal momento che i componenti non vantano una competenza nelle materie oggetto delle prove del concorso previste dal bando e, dunque, non possono considerarsi esperti, l’atto di nomina è illegittimo in quanto non sono soddisfatti i criteri di cui all’art. 9, comma 2, del d.P.R. n. 487 del 1994.
Particolari criticità si riscontrano quando nessuno dei componenti della commissione può vantare una competenza nelle materie di concorso. Si tratta, ad esempio, dell’ipotesi in cui è richiesta la conoscenza di materie scientifiche e viene illegittimamente nominata una commissione composta esclusivamente da umanisti.
In questo caso, infatti, neppure viene rispettata la regola secondo cui l’esperienza della commissione deve essere verificata nel suo complesso e con ragionevolezza, evitando una interpretazione troppo rigorosa della qualifica di “esperto”.
Come deve comportarsi in questi casi il candidato?
Analizzata la regola generale relativa alle qualità che devono possedere i membri della commissione esaminatrice, è adesso possibile fornire alcune indicazioni operative per coloro che ritengono illegittima la composizione della commissione.
In tali casi, il consiglio è quello di rivolgersi ad un avvocato esperto in materia di concorsi al fine di valutare se, alla luce della normativa di legge e della giurisprudenza rilevante in materia, sussistono vizi nella composizione della commissione di concorso.
È sempre possibile presentare ricorso al TAR che, in caso di accoglimento del ricorso, può annullare gli atti di nomina della commissione e, in via derivata, tutti gli atti da essa approvati. Ciò significa che potrebbe essere disposto lo svolgimento di nuove prove scritte o orali, dal momento che la valutazione era stata data da una commissione illegittima e priva di competenza.
Può essere altresì disposta, da parte del TAR, la nomina di una nuova commissione e la riedizione della fase di valutazione dei candidati.
La commissione ha valutato negativamente le tue prove o hai preso un voto negativo?
Ritieni che sussistano vizi nella composizione della commissione del concorso in quanto i membri non sono esperti delle materie previste dal bando?
Sono stati resi noti i nominativi dei membri della commissione e vuoi verificare se la composizione è legittima o meno?
In tutti questi casi, non esitare a fissare una consulenza per comprendere quali sono i tuoi diritti!
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